Nato a Rimini nel 1989, vive e lavora a Bologna. Dopo gli studi a Milano e all’ISIA di Urbino ha trovato un suo stile riconoscibile ed unico che lo ha portato nel giro di pochi anni a lavorare per clienti quali The New Yorker e The New York Times.
Una matita può creare un mondonuovo.
Daniele Castellano ha un talento unico che si riconosce subito.
Utilizza la matita come pochi altri nel mondo.
L’ispirazione e la lezione di Bosch è sicuramente presente ed è in parte il bello del suo lavoro, perchè c’è e si vede, ma al tempo stesso non gli impedisce minimamente di creare un mondo SUO con i suoi codici e i suoi segni. Nei suoi lavori ci si perde consapevolmente e lo si fa con piacere totalmente voyeuristico .
Animaletti, piccoli personaggi nascosti, il tratto morbido, le sue tavole sembrano essere arrivate da un’altra atmosfera, morbide e leggere, adagiate sulla carta bianca senza far rumore.
Daniele Castellano nasce a Rimini nel 1989, la sua propensione per il disegno emerge nell’infanzia e si sviluppa nell’adolescenza, quando inizia a esplorare altri mondi possibili attraverso il fantasy e la fantascienza.
Dopo la maturità scientifica si trasferisce a Milano all’Accademia di Brera dove si diploma in Pittura. L’esperienza maturata in accademia gli permette di circoscrivere meglio i suoi interessi.
Si rende conto che le sue ispirazioni più forti risiedono ancora nei libri illustrati che leggeva e rimirava da bambino, nello stupore e nell’avventura, nella scoperta della natura e del cosmo.
Decide quindi di iscriversi all’ISIA di Urbino per studiare Illustrazione.
È a Urbino che conosce Marco Bassi e Bruno Zocca con i quali — trasferitosi a Bologna dopo il diploma — fonda Ufficio Misteri, un collettivo che si occupa di indagare l’occulto e il paranormale attraverso il disegno a grafite.
In questi anni comincia a lavorare come illustratore per clienti nazionali e internazionali. Nel 2016 i suoi lavori vengono selezionati da Ilustrarte e Bologna Children’s Book Fair, per la quale realizza l’identità visiva nell’edizione del 2017.
Nel 2019 vince il Premio Renner. Attualmente vive a Bologna collabora con vari periodici americani e internazionali come The New Yorker, The Atlantic e The New York Times, canta nella band post-hardcore Lantern, e prosegue le sue attività di investigatore per Ufficio Misteri.