Lo stile di Coco Cano si riconosce a un miglio di distanza. La forza dirompente dei colori utilizzati dall’artista uruguaiano, infatti, colpisce sin dal primo sguardo. Le forme armoniose, il segno netto e i toni accesi sono i suoi punti di forza.
Simbologia sudamericana nei paesaggi piemontesi
L’arte di Coco Cano però non è solo questo: è la storia di due mondi – l’Uruguay e l’Italia – che si incontrano, quando la dittatura miliare degli anni 70 costringe l’artista all’esilio in Europa, come tanti altri connazionali, per non finire nelle liste infinite di desaparecidos.
In Piemonte Coco Cano trova la sua casa e ritrova le sue raiz, le sue radici: i lavori dell’artista si fanno sintesi estetica della simbologia sudamericana interpretata all’interno di paesaggi collinari, ispirati dalle tanto amate Langhe. Gli elementi naturali – agua, tierra, fuego – ritornano sempre nei suoi lavori, un richiamo costante al suo Sur.
Caracol è la sua galleria di riferimento in Italia, con un’infinita proposta di acrilici su tela, serigrafie, multipli d’autore e sculture.
Intervista realizzata per L’Ora del Pellice
Sperimentazioni e progetti, dall’Uruguay a Torino
Coco Cano è nato a Montevideo, in Uruguay, nel 1952. Dopo gli studi secondari entra all’Accademia Nazionale delle Belle Arti di Montevideo e nel 1970 dà vita al “Taller Tacuabè”, un laboratorio sperimentale nel quale sviluppa ricerche in svariati campi, dalla ceramica al cuoio, dal legno alla carta pesta ai tessuti, fino alla grafica e alla pittura. Successivamente si dedica alla tessitura con il telaio e apre un piccolo atelier, “Telar”, dove sviluppa le ricerche sul colore e sulle forme, ispirandosi alla tradizione indigena sudamericana. Contemporaneamente alla tessitura, continua la ricerca grafica utilizzando sistemi rudimentali e tecniche molto semplici, colori naturali e materiali poveri.
Nel 1973, Coco Cano, come molte migliaia di uruguaiani, lascia il suo paese. Si trasferisce prima a Buenos Aires, in Argentina, dove continua il suo lavoro nel campo dei tessuti e della grafica. Nel 1976 arriva in Spagna e si stabilisce a Barcellona. Ma spinto dal desiderio di conoscere, si sposta in Francia, in Olanda, in Germania e infine in Italia. Si ferma a Torino, dove studia grafica e fotografia. Attualmente vive e lavora tra Carmagnola e Montevideo.
Tra le sue molte attività, ha pubblicato fiabe illustrate per bambini e piccoli libri da collezione e oggi lavora anche nel campo del design e dell’arredamento, realizzando lavori in vetro, ceramica e ferro.
Coco Cano è sposato con Giuliana De Ambrogio; hanno un figlio, Federico.